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Art Bonus

Commercialista - Revisore legale dei conti Socio fondatore Imperium Audit Spa
Giornalista pubblicista
Gestore della Crisi da sovraindebitamento
Consulente Bancario
E-mail: mariaantonellapera@gmail.com

ART BONUS

L’Art Bonus italiano prevede un credito di imposta del 65% per le erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale e artistico. Sotto il profilo personale, l’art bonus spetta ai contribuenti residenti e non resi­denti, enti non commerciali residenti e non residenti, società semplici, attività sia in forma individuale che in forma societaria  (società, cooperative, enti in tutto o in parte commerciali, nonché stabili organizzazioni in Italia di imprese non residenti).

In particolare, il credito di imposta spetta ai seguenti soggetti:

• alle persone fisiche e agli enti che non svolgono attività commerciale, nei limiti del 15% del reddito imponibile;

• alle imprese, nel limite del 5 per mille dei ricavi.

Il credito d’imposta è riconosciuto per le erogazioni liberali in danaro effettuate:

• a sostegno di interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;

• a sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici e complessi monumentali come definiti dall’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.lgs. 42/2004);

• a sostegno delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione;

• per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclu­sivamente attività nello spettacolo.

• gli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 (introdotto inizialmente per il solo triennio 2014-2016, è  successivamente reso permanente dalla Legge di stabilità 2016).

Il decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 titolato “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, consente di estendere alle categorie di soggetti finanziati dal Fondo unico per lo spettacolo (FUS) quali complessi strumentali, società concertistiche, circhi, la possibilità di ricevere il sostegno di privati attraverso donazioni spontanee che danno diritto al benefattore  di poter usufruire del credito di imposta.

Maria Antonella Pera
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