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ASSENZA DIPENDENTE PER COVID-19.

Commercialista - Revisore legale dei conti Socio fondatore Imperium Audit Spa
Giornalista pubblicista
Gestore della Crisi da sovraindebitamento
Consulente Bancario
E-mail: mariaantonellapera@gmail.com

Dipendenti In Caso Di Covid

Nuove disposizioni per le Aziende.

In relazione gestione dei dipendenti affetti da Covid-19 cambiano ancora le disposizioni, in base al momento in cui il lavoratore si trova a scoprire la sua positività.

Il dipendente non presente in azienda, che presenterà febbre oltre i 37,5 gradi o altri sintomi influenzali, dovrà attuare i seguenti comportamenti:

  1. Obbligo di rimanere al proprio domicilio e contattare il medico di famiglia;
  2. Dichiarare al datore di lavoro (o al proprio responsabile o all’ufficio del personale) il motivo per il quale non si presenterà in ufficio;
  3. Indicare i colleghi con i quali è stato in contatto il giorno lavorativo immediatamente precedente.

Per il lavoratore presente in azienda che manifesta improvvisamente sintomi influenzali o febbre superiore a 37,5 gradi, il comportamento da rispettare è il seguente:

  1. Dichiarare il proprio stato di salute al proprio datore di lavoro (o al proprio responsabile o all’ufficio del personale);
  2. Il dipendente che dovrà rientrare presso il proprio domicilio e contattare immediatamente il suo medico di fiducia;
  3. Indicare i colleghi con i quali è stato in contatto, i quali, per precauzione, dovranno recarsi presso il loro domicilio;
  4. I restanti colleghi, che sono entrati in contatto con i lavoratori mandati a casa per precauzione, (per i quali non si ha esito di tampone positivo, né hanno sintomi specifici) potranno svolgere regolarmente la propria attività.
  5. Sanificare immediatamente gli ambienti dove il lavoratore abitualmente staziona.

Il periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva, o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva dai lavoratori del settore privato, è equiparato a malattia ai fini del trattamento economico previsto dalla normativa di riferimento, e non è computabile ai fini del periodo di comporto. In tal caso, il medico curante redige il certificato di malattia con gli estremi del provvedimento che ha dato origine alla quarantena con sorveglianza attiva o alla permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.

Maria Antonella Pera
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