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In arrivo la scadenza per rottamazione e saldo e stralcio delle cartelle: 1° marzo 2021.

Dottore Commercialista - Revisore Legale dei Conti
Giornalista pubblicista
Email: annagianturco@2020revisione.it

ADER

E’ il primo marzo 2021 il termine ultimo per pagare le rate sospese della rottamazione ter (articolo 3 del decreto legge 119/2018), della definizione agevolata dei processi verbali di constatazione (articolo 1) o della chiusura delle liti pendenti (articolo 6) e del saldo e stralcio delle cartelle esattoriali.

In questa data si concentrano ben 7 scadenze: 5 della rottamazione ter e 2 relative al saldo e stralcio delle cartelle.

I vari decreti, prima il Cura Italia, poi il decreto Rilancio ed infine il decreto Ristori, hanno disposto la proroga delle rate relative alla rottamazione ed al saldo e stralcio delle cartelle.

L’appuntamento riguarda sia le rate del 2020, sospese per il Covid, sia i versamenti dovuti nel 2021.

In particolare, sempre il 1° Marzo, è la scadenza della prima delle rate dell’anno in corso.

Le rate del 2020 sospese e la prima dovuta nel 2021 seguono, però, regole diverse.

Le rate oggetto di proroga (quelle del 2020) non beneficiano del cosiddetto termine di tolleranza che, invece, è riconosciuto alle rate ordinarie dovute nel 2021.

Esse potranno avvalersi di 5 giorni “salvagente”; ciò significa che il pagamento della rata potrà essere fatto entro lunedì 8 marzo, tenuto conto degli ulteriori differimenti di sabato 6 e domenica 7 marzo.

Scadenza originaria e scadenza post proroga

Vediamo ora di sintetizzare come sono cambiate le scadenza in questi mesi.

Per la rottamazione ter, le rate con scadenza originaria 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre 2020, passano al 1° marzo 2021.

Sempre al 1° marzo 2021 va la rata con scadenza originaria già al 1° marzo 2021.

Per il saldo e stralcio delle cartelle, le rate con scadenza 31 marzo e 31 luglio 2020, slittano al 1° marzo 2021.

Queste somme dovevano essere versate in un’unica soluzione il 30 novembre 2019 o in quattro rate con scadenza: 30 novembre 2019 (35%), 31 marzo 2020 (20%), 31 luglio 2020 (15%), 31 marzo 2021 (15%) e 31 luglio 2021 (15%).

In questo caso si applicano interessi al 2% annuo ed essi non dovranno essere calcolati per il periodo di proroga.

Quello delle scadenze è, per i contribuenti, un problema sempre più pressante, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo da ormai un anno, con tutte le difficoltà che esso ha comportato per tutti noi e, in special modo, per quei soggetti che hanno dovuto subire, ed ancora subiscono, l’interruzione della propria attività lavorativa.

Si confidava in una novità promessa dal decreto Ristori 5 che, a causa della crisi politica e con l’insediamento del nuovo Governo, è slittato a data da destinarsi.

Milleproroghe 2021

La sola boccata di ossigeno sembra dover arrivare da un emendamento presentato in sede di conversione del decreto Milleproroghe 2021, che propone di rinviare la scadenza della rottamazione e del saldo e stralcio delle cartelle al 30 giugno 2021.

Questo ulteriore slittamento interesserebbe, però, esclusivamente le somme sospese nel corso del 2020.

Restano fuori, al momento, la prima delle rate dovute nel 2021, in relazione alla rottamazione ter delle cartelle esattoriali.

Se tanto dovesse essere ci troveremmo ad avere, come spesso accade, una proroga che arriva a ridosso della scadenza.

Conseguenza delle proroghe

Le proroghe che hanno sancito gli slittamenti dei pagamenti sopra dettagliati, hanno una peculiarità; quella di concentrare troppe rate in un’unica scadenza.

La conseguenza è che i cittadini non possano far fronte alle loro obbligazioni rischiando anche la decadenza dalla rottamazione o dal saldo e stralcio, che deriverebbe dal mancato pagamento della somma in modo tempestivo e totale.

Si spera, pertanto, in una modifica della norma in modo da consentire l’applicazione del ravvedimento operoso in caso di tardivi od omessi pagamenti, con l’obiettivo di favorire sia i cittadini che l’Erario.

Non resta che aspettare cosa succederà nei prossimi giorni con la legge di conversione del  decreto Milleproroghe 2021, da approvare, in via definitiva, entro il 1° marzo 2021.

Anna Gianturco
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