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La proposta Covid-Tax quale contributo di solidarietà

Profilo redazionale della testata giornalistica.

Covid Tax

La proposta della Covid-Tax

È risaputo che per sostenere la ripresa e per dare una risposta alla crisi economica occorrono diversi di miliardi di euro. Per recuperare una parte di tale fabbisogno è stata formulata la proposta di una Covid-tax quale contributo di solidarietà a carico dei redditi superiori a € 80.000,00.

Presentata come imposta deducibile dal reddito comunque rappresenterebbe un extra gettito per l’Erario.

Possibile scenario di applicazione

Dalle prime indiscrezioni sembra che la proposta preveda le seguenti misure:

  • Applicazione di un’aliquota progressiva ai redditi IRPEF;
  • Durata: per gli anni 2020 e 2021;
  • Misura: dovrebbe oscillare tra il 4% e l’8%, per fasce di reddito superiori agli 80.000,00 euro lordi annui ad oltre un milione di imponibile IRPEF.

Il gettito stimato del contributo potrebbe valere 1,3 miliardi di euro l’anno e dovrebbe contribuire a dare impulso all’economia. Quest’ultima, infatti, registra secondo l’Istat una contrazione del Pil del I trimestre 2020 4,7% rispetto al trimestre precedente.

Il contributo di solidarietà è stato visto dalle opposizioni come una “Patrimoniale mascherata”, anche se di patrimoniale non ha nulla. La proposta formulata infatti prevede che la Covid-tax venga applicata sul reddito lordo assoggettato ad IRPEF superiore a € 80.000,00.

L’imposta patrimoniale

L’imposta patrimoniale al contrario non colpisce il reddito ma si applica sul patrimonio, composto di solito da azioni, depositi e conti correnti, immobili, polizze vita, piani pensionistici ecc.

Nel nostro Paese l’imposta patrimoniale si applica normalmente: stiamo parlando di Imu, Tasi, imposte di bollo e di registro, tasse di successione ecc.. Riguardo le varie patrimoniali straordinarie ne abbiamo un esempio eclatante datato 1992, quando fu prelevato improvvisamente il 6 per mille dai conti correnti dei cittadini.

È comunque opportuno ricordare l’articolo 53 della Costituzione che recita:

“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.

L’articolo 53 sancisce i principi fondamentali che legittimano il prelievo fiscale:

  • la solidarietà, che stabilisce come le imposte siano dovute da ogni cittadino, entro i limiti della propria situazione economica;
  • la capacità contributiva, che introduce il motivo della progressività delle imposte.
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