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Sostegno industrie del tessile, moda e accessori

Commercialista - Revisore legale dei conti Socio fondatore Imperium Audit Spa
Giornalista pubblicista
Gestore della Crisi da sovraindebitamento
Consulente Bancario
E-mail: mariaantonellapera@gmail.com

TESSILE MODA

Sono state divulgate, dal Ministero dello Sviluppo economico, le modalità e i criteri per richiedere le agevolazioni a sostegno delle piccole imprese operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori. Per l’agevolazione prevista nel decreto rilancio sono disponibili 5 milioni di euro, per la concessione di contributi a fondo perduto, in favore di progetti presentati da piccole imprese, di  costituzione recente, che realizzano progetti innovativi e tecnologici.

La disposizione mira a sostenere il settore del tessile, con particolare riguardo alle start-up, che investono nel design e nella creazione, allo scopo di promuovere i giovani talenti, del settore del tessile, della moda e degli accessori, che valorizzano prodotti made in Italy con evidenza della creatività.

È preventivata l’erogazione di contributi a fondo perduto riconosciuti nella misura massima del 50 per cento delle spese ammissibili, a seconda dei fondi disponibili.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di piccola dimensione, ai sensi di quanto previsto  al regolamento (UE) n. 651/2014, di nuova o recente costituzione, operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori, che non abbiano rilevato l’attività di un’altra impresa e che non siano state costituite a seguito di fusione.

Le imprese devono svolgere almeno una delle attività riportate nell’elenco dei codici ATECO ammessi, come risultante dal codice “prevalente” di attività, comunicato al Registro delle imprese.

Alla data di presentazione della domanda le  piccole imprese devono:

  • risultare iscritte e “attive” alla Camera di commercio territorialmente competente da non più di 5 anni;
  • svolgere in Italia una o più delle attività economiche;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie; alla data del 31 dicembre 2019,  del regolamento di esenzione;
  • essere in regola con gli obblighi contributivi;
  • non avere ancora distribuito utili;
  • non essere in situazione di difficoltà, alla data del 31 dicembre 2019,  ma che lo sono diventate nel periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2021, ferma restando la sussistenza alla data di presentazione della domanda.

Per accedere alle agevolazioni le imprese, che possono essere avvantaggiate delle agevolazioni, devono presentare progetti di investimento appartenenti alle seguenti tipologie:

  • progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design;
  • progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
  • progetti finalizzati alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi;
  • progetti ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
  • progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.

I progetti  devono:

  • essere realizzati dai soggetti beneficiari presso la propria sede operativa situata in Italia;
  • prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a euro 50.000 e non superiori a euro 200.000;
  • essere avviati alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • essere ultimati entro 18 mesi dalla data della disposizione di concessione delle agevolazioni

Le risorse disponibili ammontano a 5.000.000 di euro.

Rientrano nelle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento, relative a:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • brevetti, programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto;
  • capitale circolante, nel limite del 20% delle spese di cui ai precedenti punti, motivate nella proposta progettuale e utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:

– materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;

– servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;

– godimento di beni di terzi;

– personale direttamente impiegato nella realizzazione dei progetti di investimento.

Il contributo è concesso nella misura del 50% delle spese sostenute e ammissibili.

Le agevolazioni sono erogate dal Ministero, in non più di due quote, a seguito della presentazione di apposite richieste, da parte delle imprese beneficiarie, in relazione a spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto.

Le domande dovranno essere presentate, a partire dalla data fissata con il provvedimento direttoriale, esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura disponibile sul sito Internet del Ministero.

Maria Antonella Pera
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