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Finanziaria 2021: novità per la misura «Resto al Sud»

Dottore Commercialista - Revisore legale dei conti
Giornalista pubblicista
Tutor Ente Nazionale Microcredito
E-mail: danieleorilia@2020revisione.it

Resto Al Sud Novità 2021

Il 30 dicembre 2020 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 322 la Legge di Bilancio 2021 (L. n. 178/2020) riguardante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”.

Il testo ha introdotto misure per:

  • il rilancio delle imprese.
  • il sostegno alle famiglie e ai lavoratori.
  • l’implementazione delle politiche sociali.
  • interventi mirati su sanità, scuola, università e ricerca, cultura, sicurezza, informazione, innovazione e trasporti.

Tra le novità di rilievo spicca quella riguardante l’aggiornamento della platea dei beneficiari della misura «Resto al Sud» gestita da Invitalia.

L’art.1 comma 170 ha elevato da 45 a 55 anni l’età massima dei soggetti richiedenti l’agevolazione, come da testo integrale di legge:

  1. All’alinea del comma 2 dell’articolo 1 del decreto-legge  20 giugno 2017, n. 91, convertito,  con  modificazioni,  dalla  legge  3 agosto 2017, n. 123, le  parole:  «45  anni»  sono  sostituite  dalle seguenti: «55 anni».

Pertanto a partire dall’anno 2021, tale incentivo “a sportello” può essere concesso agli under 56.

Si ricorda che questa misura non è un bando e non prevede scadenze, né graduatorie. Le domande possono essere presentate fino a disponibilità dei fondi.

 

Di seguito si riportano alcuni punti salienti della misura:

«Resto al Sud» è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.

L’incentivo si rivolge ad imprese costituite dopo il 21/06/2017 ed a liberi professionisti che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.

Le iniziative agevolabili possono riguardare i seguenti settori:

  • turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali e ricreativi;
  • servizi alla persona;
  • servizi per ambiente;
  • servizi risparmio energetico ed energie rinnovabili;
  • servizi alle imprese;
  • manifatturiere e artigiane;
  • trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ad eccezione dei casi di cui all’articolo 1.1, lett. c), punti i) e ii) del Reg. UE n. 1407/2013;

Sono esclusi i settori della produzione primaria in agricoltura e, in generale, i settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE 1407/2013 oltre al commercio e alle libere professioni.

AGEVOLAZIONI

Le agevolazioni finanziarie concedibili sono:

– ciascun richiedente può ricevere un finanziamento fino ad un massimo di Euro 60.000,00 escluso Iva se esercita l’attività in forma individuale;

– se invece i richiedenti svolgeranno l’attività in forma societaria, sarà possibile richiedere fino a Euro 50.000,00 per ogni soggetto fino a un massimo di 200.000 euro.

– il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili ed è articolato nel modo seguente:

  1. il 50% a fondo perduto;
  2. il 50% sotto forma di finanziamento bancario a tasso zero, rimborsabile in 8 anni e con 24 mesi di pre-ammortamento, garantito all’80% dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI – sezione speciale.

Per maggiori informazioni si rinvia al sito internet di Invitalia.

Daniele Orilia
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