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PSR Campania: sostegno alle imprese bufaline

Imprese Bufaline

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania ha pubblicato sul proprio sito ufficiale le pre-informative di alcuni bandi del PSR (Piano Sviluppo Rurale) in prossima uscita. Gli interventi sono per la Misura 4.1.1 B4.1.5 e 4.2.2, riguardanti rispettivamente il sostegno a investimenti nelle aziende zootecniche bufaline, gli investimenti finalizzati all’abbattimento del contenuto di azoto e la valorizzazione agronomica dei reflui zootecnici e la creazione e/o ripristino e/o ampliamento di infrastrutture verdi e di elementi del paesaggio agrario.

Misura 4.1.1 B – Sostegno a investimenti nelle aziende zootecniche bufaline

I contributi per la misura 4.1.1 B sono destinati alle aziende zootecniche bufaline per consentire la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende e la riorganizzazione dei processi produttivi, sostenendo un’agricoltura forte e competitiva, con una filiera produttiva adeguata e sostenibile sia a livello ambientale che a livello di benessere animale. Sono stati messi a disposizione 20 milioni di euro per interventi di:

– costruzione o miglioramento di beni immobili
– acquisto di nuovi macchinari, attrezzature
– programmi informatici, brevetti e licenze

I soggetti destinatari sono agricoltori singoli e associati che conducono imprese zootecniche bufaline. Le spese ammissibili sono solo quelle destinate agli investimenti specifici previsti per la filiera bufalina, e saranno tenuti in conto: l’acquisto di trattori o mietitrebbie; l’acquisto di macchine ed attrezzature comprese nel prezzario dei costi di riferimento; le opere di miglioramento fondiario, le costruzioni e/o le ristrutturazioni; altri investimenti e spese generali in linea con gli investimenti. La spesa ammessa per la realizzazione del piano di sviluppo aziendale dovrà essere di almeno 15mila euro per le aziende la cui superficie aziendale ricade prevalentemente nelle macroaree C e D, e di 25mila euro per quelle la cui superficie aziendale ricade prevalentemente nelle macroaree A e B. La percentuale di sostegno, calcolata sulla spesa ammessa a finanziamento, è pari al 50%.

Misura 4.1.5 – Investimenti finalizzati all’abbattimento del contenuto di azoto e alla valorizzazione agronomica dei reflui zootecnici

I contributi per la misura 4.1.5 sono destinati “agli investimenti nelle aziende zootecniche della filiera bufalina campana indirizzati a migliorare la gestione dei reflui e la loro utilizzazione agronomica attraverso l’introduzione di innovazioni tecnologiche e di processo in grado di ridurre gli apporti inquinanti alle risorse idriche e le emissioni in atmosfera. I processi introdotti possono consentire la produzione di energia rinnovabile, fertilizzanti organici e ammendanti e il recupero della risorsa idrica”. Gli obiettivi in particolare sono:

– preservare la risorsa idrica dagli eccessivi apporti di nitrati provenienti da reflui zootecnici;
– ridurre le emissioni di ammoniaca e gas serra da reflui zootecnici;
– il recupero di energia, di elementi fertilizzanti, di risorsa idrica

L’ambito territoriale è costituito dalle “Zone vulnerabili all’inquinamento da nitrati di origine agricola” (ZVNOA). La dotazione ammonta a 30 milioni di euro per interventi di realizzazione di impianti destinati all’abbattimento dell’azoto nei reflui zootecnici, ovvero per la costruzione o il miglioramento di beni immobili, l’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature e programmi informatici, brevetti e licenze. I beneficiari sono agricoltori singoli e associati, o imprese agricole con sede operativa nel territorio regionale, con codice ATECO01 aderenti al bando in forma singola o in forma collettiva. Sono ammissibili le spese per investimenti di: sistemi per la rimozione dell’azoto dai digestati o dai reflui; impianti di digestione anaerobica e altri interventi necessari alla funzionalità degli impianti di rimozione dell’azoto; altri interventi finalizzati alla razionale gestione dei reflui in un’ottica di economia circolare e spese generali in linea con gli investimenti. L’aliquota massima di sostegno è pari al 50% della spesa ammessa a finanziamento (spesa ammissibile a contributo massimo 4 milioni di euro per richiedente).

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