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Aiuti di Stato: la Commissione europea proroga fino al 30 giugno 2022 il quadro temporaneo
In data 18 novembre 2021 la Commissione europea ha deciso di prorogare fino al 30 giugno 2022 il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, la scadenza era originariamente prevista per il 31 dicembre 2021.
La Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza Margrethe Vestager ha così motivato la proroga di soli sei mesi: “Fin dall’inizio della pandemia, il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato ha consentito agli Stati membri di fornire un sostegno mirato e proporzionato alle imprese che ne avevano bisogno, introducendo nel contempo misure di salvaguardia per preservare le condizioni di parità nel mercato unico. Oggi ne abbiamo prorogato l’applicazione per sei mesi, fino alla fine di giugno del prossimo anno. La proroga limitata offre la possibilità di un’eliminazione graduale, progressiva e coordinata delle misure legate alla crisi, evitando improvvisi e bruschi deterioramenti, e riflette la vigorosa ripresa prevista dell’economia europea nel suo complesso. D’altro canto continueremo a monitorare attentamente l’aumento delle infezioni di COVID-19 e altri rischi per la ripresa economica. Per sostenere ulteriormente la ripresa abbiamo introdotto due nuovi strumenti per rilanciare l’economia e attirare gli investimenti privati per una ripresa più rapida, verde e digitale.”
Dalla sua approvazione avvenuta in data 19 marzo 2020, il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, ha sostenuto in maniera flessibile l’economia dei paesi membri per contrastare l’emergenza dovuta alla pandemia da COVID-19 ed è stato modificato più volte a seconda dell’andamento epidemiologico del virus.
Il primo quadro temporaneo
In origine il quadro temporaneo prevedeva dei tipi di aiuto che avrebbero consentito alle imprese europee di beneficiare della liquidità sufficiente a garantire e la continuità aziendale attraverso delle sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali selettive e acconti fino ad un massimo di 800 000 euro, prestiti a tassi agevolati e garanzie fornite dallo Stato.
Le modifiche della Commissione al mutare degli scenari dovuti alla pandemia
La prima modifica è avvenuta il 3 aprile 2020 ed ha aumentato i sostegni alla ricerca, alla sperimentazione e alla produzione di prodotti utili a combattere la pandemia di COVID-19, oltre a salvaguardare i posti di lavoro.
Una seconda modifica avvenuta l’8 maggio 2020 ha esteso l’ambito di applicazione del quadro temporaneo anche alle misure di ricapitalizzazione e debito subordinato.
Per potenziare il sostegno a microimprese, piccole imprese e start-up e incentivare gli investimenti privati è stata effettuata una terza modifica in data 29 giugno 2020.
Con la quarta modifica avvenuta il 13 ottobre 2020 è stato prorogato il quadro temporaneo al 30 giugno 2021.
La quinta modifica del 28 gennaio 2021 ha ampliato l’ambito di applicazione del quadro temporaneo aumentando i massimali delle agevolazioni.
I nuovi strumenti di sostegno all’economia
Oltre alla proroga al 30 giugno 2022, la Commissione europea ha introdotto due nuovi strumenti di sostegno all’economia.
Il primo consente agli Stati membri, fino a 31 dicembre 2022, di predisporre incentivi per gli investimenti realizzati dalle imprese e utilizzare questo strumento per accelerare la transizione verde e digitale.
Il secondo va nella direzione della solvibilità e consente agli Stati membri, fino al 31 dicembre 2023, di concedere garanzie alla luce dell’elevato livello di indebitamento raggiunto nel periodo della pandemia.
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