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Controlli incrociati per gli abbonamenti ai servizi di Trasporto Pubblico Locale, regionale e interregionale

Dottore Commercialista - Revisore legale dei conti

Con disposizione del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, del 4 ottobre 2023 prot. n. 354629/2023, vengono date istruzioni per come comunicare i dati relativi alle spese per abbonamenti al trasporto pubblico e relativi rimborsi.

Il provvedimento fa seguito al decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 29 marzo 2023 che dispone della trasmissione telematica, all’Agenzia delle Entrate, dei dati riguardanti le spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.

Più specificamente dei dati identificativi dei soggetti abbonati e dei soggetti che hanno sostenuto le spese, al netto di eventuali rimborsi e, comunque, relativi alle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni dall’imposta.

Per quanto innanzi sono obbligati alla trasmissione all’Agenzia delle Entrate, dei suddetti dati gli enti pubblici o i soggetti privati, affidatari del servizio di trasporto pubblico, in via facoltativa con riferimento ai dati relativi agli anni d’imposta 2023 e 2024 e in via obbligatoria a partire dal periodo d’imposta 2025.

Dalle comunicazioni sono escluse le spese riferite ad abbonamenti venduti con modalità in cui non è prevista la registrazione dei dati identificativi dei titolari. Nelle comunicazioni vanno indicati esclusivamente i dati relativi alle spese effettuate tramite banca o ufficio postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili.

Ricordiamo che nelle istruzioni alla compilazione del modello 730 è specificato che spetta la detrazione per le spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.

La detrazione spetta per le spese sostenute sia per i familiari fiscalmente a carico sia per il contribuente stesso per un importo complessivo non superiore a 250 euro. Se per queste spese il contribuente ha beneficiato del bonus 60 euro per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico, la detrazione può essere fruita solo per la parte di spesa rimasta effettivamente a suo carico.

Nelle motivazioni al provvedimento direttoriale viene anche ricordato della possibilità di opposizione all’utilizzo dei dati nella dichiarazione precompilata.

Opposizione può essere comunicata all’Agenzia delle entrate dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di sostenimento della spesa fino al termine previsto per la trasmissione telematica dei dati relativi alle spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale all’Agenzia delle entrate.

Con riferimento, invece, alle spese sostenute a partire dall’anno 2024, l’esercizio dell’opposizione può essere effettuato, oltre che con la modalità sopra descritta, anche comunicando l’opposizione direttamente al soggetto destinatario della spesa al momento del sostenimento della stessa o comunque entro il 31 dicembre dell’anno in cui la spesa è stata sostenuta.

Riferimenti:

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