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Mary Shelley a soli 19 anni scrisse un capolavoro della letteratura mondiale. Frankenstein

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Mary Shelley, acclamata autrice del celebre romanzo “Frankenstein”, ha lasciato un’eredità duratura nel mondo della letteratura.

Nacque nel 1797, figlia della filosofa Mary Wollstonecraft e del filosofo politico William Godwin. La sua vita è stata segnata da tragiche perdite e da una creatività straordinaria: nel 1822, infatti, suo marito il poeta Percy Bysshe Shelley, annegò in un incidente mentre navigava nel Golfo di Lerici.

Questa perdita  la colpì profondamente perché rimase sola con la responsabilità di crescere i loro figli. Da quel momento Mary si dedicò alla scrittura e alla pubblicazione delle sue opere.

Nel 1816, mentre era in vacanza sulle rive del Lago di Ginevra con il marito Percy Bysshe Shelley e Lord Byron, concepì l’idea che avrebbe dato vita al suo lavoro più celebre: “Frankenstein, o il moderno Prometeo“, capolavoro indiscusso di Mary Shelley.

Il suo ruolo di donna autrice nel XIX secolo è stato fondamentale per l’emancipazione delle donne nella letteratura.

La morte di Mary Shelley all’età di 53 anni a causa di un tumore cerebrale rappresentò il capitolo conclusivo nella storia di una delle scrittrici più influenti di tutti i tempi ma anche la fine di una vita segnata da tragedie e dal desiderio di creare opere d’arte straordinarie tra le quali spicca il “Frankenstein” che per la  complessità dei personaggi e la profondità delle tematiche affrontate rendono l’opera un capolavoro letterario senza tempo.

“Frankenstein” fin da subito ebbe un impatto forte e duraturo sulla cultura popolare, diventando un’icona della letteratura gotica e un riferimento centrale nella narrativa horror influenzando intere generazioni di scrittori successivi plasmando il genere narrativo dell’orrore come lo conosciamo oggi.

Pubblicato nel 1818, il libro è diventato un classico della letteratura e ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare. “Frankenstein” racconta la storia del giovane scienziato Victor Frankenstein, che crea una creatura vivente assemblando parti di cadaveri umani.

Il romanzo esplora temi profondi come l’ambizione, la responsabilità scientifica e la natura dell’umanità affrontando tematiche che erano avanguardia per l’epoca, come l’etica scientifica e le conseguenze dei progressi tecnologici.

La sua capacità di affrontare temi complessi come l’etica scientifica e la condizione umana ha ispirato generazioni di scrittori successivi e tutt’ora continua ad essere fonte di ispirazione per numerosi autori contemporanei  nonché oggetto di studio, adattamenti cinematografici e teatrali.

Pioniera nella scrittura gotica e nella fantascienza, il suo romanzo ha introdotto nell’ambiente letterario temi complessi come l’etica scientifica, la responsabilità umana e la natura dell’essere umano contribuendo a plasmare il modo in cui la società vede la scienza e la tecnologia.

Il suo romanzo rimane uno dei più importanti della letteratura gotica e il suo impatto si estende ben oltre il suo tempo. Ma l’eredità di Mary Shelley va ben oltre Frankenstein. Ha scritto romanzi come L’ultimo uomo, che esplorano temi di solitudine, sopravvivenza e isolamento.

La sua scrittura ha affrontato le complessità dell’animo umano e le conseguenze delle azioni umane, anticipando molte delle preoccupazioni e dei dibattiti del mondo moderno. Mary Shelley ha dimostrato il potere della creatività e dell’immaginazione nel dare forma a mondi e personaggi che continuano a risuonare con il pubblico ancora oggi.

Attraverso le pagine dei suoi romanzi, esplorò le paure, i desideri e le contraddizioni dell’essere umano, gettando luce sulle zone più oscure della psiche umana. La sua capacità di trasformare le proprie esperienze e le proprie riflessioni in opere d’arte immortali dimostra la forza della narrazione come strumento per esplorare la complessità dell’esistenza umana.

Nel 1831 la sua salute iniziò a deteriorarsi  perché fu colpita da una serie di ictus che limitarono la sua capacità di scrivere e di svolgere le attività quotidiane. Nonostante le sue sofferenze fisiche, continuò a lavorare sulla sua scrittura e a coltivare il suo talento letterario.

L’anniversario della sua morte è l’occasione per celebrare il suo contributo alla letteratura. In tutto il mondo, lettori, studiosi e appassionati organizzano eventi e conferenze per discutere il suo lavoro e il suo impatto duraturo.

La sua tomba, situata nel cimitero di St. Peter ‘s Churchyard a Bournemouth, Regno Unito, è spesso visitata dai suoi ammiratori. La sua voce rimarrà viva attraverso le pagine dei suoi romanzi, continuerà a ispirare nuove generazioni di lettori e scrittori, dimostrando il potere immortale della creatività e dell’immaginazione umana.

Roberta Fameli
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