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La Sagrada Familia di Gaudì è la meraviglia nel mondo

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La Basilica della Sagrada Familia – esempio di straordinaria bellezza del modernismo catalano – è una delle principali attrazioni turistiche di Barcellona che attira milioni di visitatori ogni anno per la sua straordinaria bellezza e l’incredibile maestria architettonica che la rendono unica nel suo genere, tanto è vero che nel corso degli anni è diventata un simbolo iconico di Barcellona nonché patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Ciò che rende speciale la Sagrada Familia è il design unico e fantasioso, fortemente influenzato dalla natura, che Gaudì cercò di riprodurre nelle sue creazioni nella convinzione che l’architettura dovesse essere in armonia con l’ambiente circostante e che gli edifici dovessero fondersi con la natura anziché contrastarla.

La struttura della Sagrada Familia è caratterizzata da diciotto torri a forma di fuso, ciascuna dedicata a una differente figura biblica: i dodici apostoli, i quattro evangelisti, la Vergine Maria coronata da una stella a dodici punte e Cristo alta ben diciassette metri.

La sua costruzione iniziò nel 1883 quando – per volere dell’editore catalano Josep Maria Bocabella – l’architetto catalano Antoni Gaudí, dopo le rinunce di Francisco de Paula del Villar e Jual Martorell, ma già famoso e apprezzato in città per capolavori come la Casa Batlló e il Parc Guell, ricevette l’incarico per la progettazione e realizzazione del Temple Expiatori de la Sagrada Família.

Gaudí si dedicò anima e corpo a questo progetto considerandolo fin dal principio la sua opera principale.

Per prima cosa modificò in chiave liberty il progetto iniziale realizzato da Francisco de Paula del Villar che prevedeva l’edificazione di una cattedrale in stile neogotico e elaborando “immaginifiche rielaborazioni delle versioni precedenti”.

Tale impegno proseguì per oltre quarant’anni per poi terminare bruscamente con la morte dell’artista avvenuta nel 1926 in seguito ad un incidente stradale.

All’epoca erano complete soltanto la Facciata della Natività, con le sculture di Carles Mani, Llorenç e Joan Matamala e i disegni di Ricard Opisso, e la torre di San Barnaba.

Ciononostante i lavori di edificazione non si sono mai arrestati perché il suo assistente Domènec Sugrañes diresse i lavori per i successivi dieci anni, finendo le tre torri della facciata della Natività.

Nel corso del tempo il completamento della Sagrada Família è divenuto un argomento controverso visto che secondo Le Corbusier e Walter Gropius avrebbe dovuto rimanere incompleta, mentre per George Orwell era “uno degli edifici più brutti del mondo”.

Il completamento dell’opera si è aggravato ulteriormente con la distruzione dei progetti originali durante la Guerra Civile spagnola ma non si è mai arrestato per ben centoquarant’anni tanto è vero che nel 2021 e 2022 sono state inaugurate la torre absidale dedicata alla Vergine Maria e quelle di Marco e Luca.

Pochi giorni fa, invece, il 12 novembre 2023 si sono conclusi con una inaugurazione i lavori di edificazione delle torri dedicate a Giovanni e Matteo.

Per festeggiare il raggiungimento di un traguardo fondamentale per la conclusione dell’opera è stata celebrata una messa d’inaugurazione durante la quale sono state illuminate a festa “le torri dedicate agli evangelisti che continueranno a splendere nel cielo di Barcellona fino al periodo natalizio”.

Su queste torri – che raggiungono i centotrentacinque metri di altezza – sono state collocati gli ultimi pezzi scultorei con “figure alate dei tetramorfi, opera dello scultore Xavier Medina-Campeny”.

La facciata della Natività, completata durante la vita di Gaudí, è particolarmente notevole per i suoi dettagli ornamentali e le rappresentazioni della nascita di Gesù mentre la facciata della Passione di Cristo, è stata completata in un secondo momento seguendo i disegni originali di Gaudí.

Attualmente manca solo la quinta torre, quella centrale e la più alta, dedicata a Gesù, che la fondazione prevede di terminare entro il 2026, nel centenario della morte del geniale architetto catalano, insieme alla Facciata monumentale della Gloria, un ingresso d’effetto arricchito dalla presenza di uno scalone dalle dimensioni monumentali.

La notizia, però, per quanto lieta, potrebbe rivelarsi l’ostacolo finale verso il completamento dell’ultimo elemento architettonico visto che, stando al notiziario The World, la costruzione dell’ingresso su “Carrer de Mallorca” determinerebbe un innalzamento di circa 15 metri rispetto al livello stradale, il che potrebbe comportare la demolizione di “un complesso di 3mila tra case e negozi, oggi immersi nel caos turistico che caratterizza la zona” provocando le proteste e il ricorso in tribunale di migliaia di persone.

Roberta Fameli
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