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Anpal: «Fondo Nuove Competenze» versione 2022
Con il Comunicato stampa del 01.02.2022, l’Anpal ha diffuso la notizia del rifinanziamento per l’anno 2022 del «Fondo Nuove Competenze» stabilito dall’art. 11-ter del Decreto Legge 21 ottobre 2021, n. 146 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 21 ottobre 2021, n. 252), coordinato con la Legge di conversione 17 dicembre 2021, n. 215, recante «Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.». (G.U. Serie Generale n. 301 del 20-12-2021)
Il Decreto in questione ha previsto:
- uno stanziamento di 500 milioni di euro per i nuovi bandi 2022, nel corso dei prossimi due anni;
- uno stanziamento di 200 milioni di euro destinato ai progetti presentati nel 2021 e non accolti per esaurimento dei fondi.
Vediamo di seguito in dettaglio di cosa si tratta:
1. Cos’è
È un fondo pubblico cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, nato per contrastare gli effetti economici della pandemia Covid-19.
Il Fondo Nuove Competenze consente alle imprese, di qualsiasi settore e dimensione, di formare e riqualificare i propri dipendenti, modificando temporaneamente l’orario di lavoro, senza diminuzione di stipendi o costi a carico dell’azienda.
2. Chi lo gestisce e finanzia
L’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive e del Lavoro) valuta le domande presentate, determina l’importo da erogare, trasmette all’Inps i finanziamenti e monitora l’andamento e controlla la spesa.
La copertura finanziaria prevista dal Decreto è la seguente:
- 500 milioni di euro dalle risorse React-Eu confluite nel Programma operativo Spao (Sistemi per le politiche attive del lavoro) a titolarità dell’ANPAL;
- 100 milioni di euro dal bilancio dello Stato (come previsto dall’art. 10-bis del cd. “Decreto fiscale”);
- 30 milioni di euro dalle economie derivanti da rinunce e minori rendicontazioni dei contributi già riconosciuti.
3. Cosa finanzia
Il Fondo nuove competenze riconosce contributi finanziari in favore dei datori di lavoro privati che abbiano stipulato Accordi Collettivi, sottoscritti a livello nazionale o territoriale, con le Associazioni datoriali e dei lavoratori, per rimodulare l’orario di lavoro a seguito di mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa o per la ricollocazione dei propri lavoratori.
Tale Fondo rimborsa il costo, comprensivo dei contributi previdenziali e assistenziali, delle ore di lavoro in riduzione destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze da parte dei lavoratori.
Gli Accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro devono:
- prevedere i progetti formativi finalizzati allo sviluppo delle competenze;
- il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento;
- il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare a percorsi per lo sviluppo delle competenze;
- il limite massimo delle ore da destinare allo sviluppo delle competenze per ogni lavoratore che è pari a 250;
- individuare i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze, in ragione dell’introduzione di innovazioni organizzative, tecnologiche, di processo di prodotto o servizi in risposta alle mutate esigenze produttive dell’impresa
- possono prevedere lo sviluppo di competenze finalizzate a incrementare l’occupabilità del lavoratore, anche al fine di promuovere processi di ricollocazione in altre realtà lavorative
3. Chi eroga la Formazione
I Soggetti abilitati ad erogare i percorsi formativi sono i seguenti:
- tutti gli enti accreditati a livello nazionale e regionale, ovvero altri soggetti, anche privati, che per statuto o istituzionalmente, sulla base di specifiche disposizioni legislative o regolamentari, svolgono attività di formazione, ivi comprese le Università statali e le non statali legalmente riconosciute;
- gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado;
- i Centri per l’Istruzione per Adulti (CPIA);
- gli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.),
- i Centri di ricerca accreditati dal Ministero dell’Istruzione, anche in forma organizzata in reti di partenariato territoriali o settoriali.
Al termine del percorso formativo viene rilasciato un attestato finale di messa in trasparenza delle competenze acquisite.
4. Modalità di presentazione delle domande
Per presentare la domanda bisogna utilizzare la piattaforma informatica: accedi a MyANPAL
Ad oggi si è in attesa dell’emanazione del Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentita ANPAL (decreto da emanarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione), che, in base alle nuove risorse stanziate, stabilirà:
- l’importo degli oneri finanziabili, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione;
- quali saranno i datori di lavoro interessati alla misura con particolare attenzione a coloro che operano nei settori della transizione ecologica e digitale;
- le caratteristiche dei progetti formativi proposti.
In attesa del provvedimento, è possibile inoltrare richieste di chiarimenti amministrativi alla seguente email: fondonuovecompetenze@pec.anpal.gov.it con indicazione del mittente.
Mentre per informazioni generali e supporto tecnico è possibile compilare il seguente: modulo di contatto
Di seguito il Comunicato stampa dell’ANPAL e il portale dove reperire tutta la documentazione utile per la presentazione domande:
ANPAL – COMUNICATO STAMPA 01 02 2022
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