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Erogazioni liberali e dichiarazione precompilata 2022

Dottore Commercialista - Revisore Legale dei Conti
Giornalista pubblicista
Email: annagianturco@2020revisione.it

Erogazioni Liberali

IL 16 Marzo 2022 sarà una giornata di importanti scadenze fiscali.

Questo adempimento è uno dei punti focali dello scadenzario del mese di marzo e rappresenta un passaggio utile all’Agenzia delle Entrate per la predisposizione della dichiarazione dei redditi online.

Oltre all’obbligo che hanno i sostituti d’imposta di inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, ai redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi e i dati previdenziali ed assistenziali del periodo d’imposta 2021, la c.d. CU2022, occorre considerare anche l’obbligo che spetta ai soggetti che devono comunicare, sempre all’Amministrazione finanziaria, le spese detraibili per la predisposizione del modello 730 precompilato.

Soggetti tenuti all’invio dei dati

I soggetti interessati da questo obbligo sono:

  •  le imprese assicuratrici;
  • gli amministratori di condomini;
  • gli asili nido;
  • le banche;
  • le università;
  • soggetti che erogano mutui agrari e fondiari;
  • gli enti previdenziali;
  • le forme pensionistiche complementari.

Questi soggetti sono, quindi, interessati all’invio all’Agenzia delle Entrate, con modalità telematica, delle spese sostenute dai contribuenti nel corso dell’anno 2021.

Se tali spese sono state sostenute con strumenti tracciabili, carte di pagamento o bancomat, saranno inserite nel modello dichiarativo precompilato.

In base al D.M. 3 febbraio 2021, sono tenuti ad inviare i dati telematicamente all’Agenzia delle Entrate per la precompilata 2022, anche alcuni Enti del terzo settore (Ets)

Comunicazioni dagli enti con ricavi oltre un milione

L’obbligo riguarda:

  • ONLUS;
  • Associazioni di promozione sociale;
  • Fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, la promozione e valorizzazione dei beni di interesse storico, artistico e paesaggistico;
  • Fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica.

Tali soggetti trasmetteranno telematicamente all’Agenzia delle Entrate, in via facoltativa, una comunicazione contenente i dati relativi alle erogazioni liberali in denaro (saranno considerate soltanto le donazioni effettuate con strumenti tracciabili e non mediante contante) deducibili e detraibili eseguite nell’anno precedente da persone fisiche, per le quali sono riconosciute specifiche agevolazioni fiscali.

A questo proposito occorre far riferimento all’articolo 83 del Codice del Terzo Settore che riconosce, per chi effettua erogazioni a favore degli Ets, una detrazione Irpef pari al 30% degli oneri sostenuti (35% se il beneficiario è una Odv, organizzazione di volontariato), calcolata su un importo massimo di 30.000 euro o una deduzione dell’importo erogato nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato.

Questi soggetti dovranno inviare una comunicazione attestante:

i dati dei donatori che hanno fornito i propri dati anagrafici agli enti con cui vantano una fidelizzazione; si parla infatti di donatori continuativi;

i dati dei donatori il cui codice fiscale risulti dal pagamento.

Ove tali dati non corrispondano a quelli del titolare della carta con cui è stato effettuato il pagamento, è l’Amministrazione a specificare che l’agevolazione spetta a chi ha sostenuto l’onere. L’Ente non profit, quindi, sarà tenuto a comunicare solo i dati di quest’ultimo.

Nel caso in cui la donazione provenga da un conto cointestato, la comunicazione riguarderà entrambi i soggetti interessati, tranne nei casi in cui sia possibile individuare, attraverso idonea documentazione, il singolo donatore.

Ai fini della trasmissione fa fede la data di effettuazione della donazione e non quella dell’accredito della stessa sul conto dell’ente.

La comunicazione è obbligatoria per quegli enti che, già dal 2021, approvano  bilanci d’esercizio da cui emergono ricavi, rendite, proventi o entrate superiori ad un milione di euro.

Dal 2022 questo parametro scenderà a 220.000 euro.

Importanti novità si attendono per la precompilata 2022; si prevede, infatti, un ampliamento della platea dei soggetti interessati.

Ciò è dovuto all’avvio del Registro del Terzo Settore (Runts), che sostituirà gli odierni registri Odv e Aps, mentre per le Onlus varranno ancora le vecchie regole.

Anna Gianturco
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