9 DICEMBRE. ROTTAMAZIONE QUATER. Scade il termine ultimo per il versamento della sesta rata della Rottamazione Quater.…
L’incentivo “Resto al sud” per le idee creative che nascono nel Mezzogiorno
In cinque anni Invitalia ha approvato e finanziato 14.221 progetti con l’incentivo “Resto al Sud”. Questa misura consente a coloro che intendono iniziare una nuova attività, e alle imprese costituite dopo il 21 giugno 2017, di avere un contributo a fondo perduto e un prestito a tasso zero.
“Resto al Sud” nasce con il Decreto-Legge n. 91 del 20 giugno 2017 come incentivo per le aree del Mezzogiorno e sta dando prova della sua validità se si considera che, oltre ai progetti finanziati, ha creato 51.630 posti sti di lavoro.
Ne preambolo del suddetto decreto, infatti, si legge:
Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di intensificare gli interventi volti a favorire il superamento del divario economico e sociale delle regioni del Mezzogiorno rispetto alle altre aree del Paese;
Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di introdurre nuovi strumenti volti a sostenere la crescita economica ed occupazionale delle regioni del Mezzogiorno, anche attraverso l’individuazione di misure incentivanti per i giovani imprenditori, nonché’ nuovi strumenti di semplificazione volti a velocizzare i procedimenti amministrativi funzionali a favorire la crescita economica nelle regioni del Mezzogiorno e la coesione territoriale.
Quanto già fatto ed i risultati che sta ottenendo confermano il pieno successo di quanto legiferato.
Alle agevolazioni di “Resto al Sud” possono accedere coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e 55 anni e risiedono nelle Regioni Campania, Abbruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle isole minori marine del Centro Nord e nei 116 Comuni dell’area del cratere sismico del Centro Italia.
Coloro che hanno un’idea progettuale e decidono d’iniziare un’attività possono avere contributi a fondo perduto di 50.000 euro e nel caso di società composta da quattro soci, il contributo può essere concesso fino all’importo di 200.000 euro, oltre i finanziamenti agevolati che possono coprire il 100% delle spese documentate.
A supporto del fabbisogno circolante è previsto anche un ulteriore contributo di euro 15.000 per le ditte individuali e nel caso di società composta da quattro soci di euro 40.000.
Questa misura agevolativa nell’arco di solo 5 anni ha avuto sostanziali modifiche volte a incrementare le possibilità di accesso, sia per le attività che possono accedervi sia per i limiti di età dei soggetti partecipanti. Ricordiamo che l’accesso a “Resto al Sud” è possibile anche per i professionisti e che il limite di età è passato con la Legge di Bilancio 2020 da 46 anni a 56 anni, prima ancora il limite di età era fissato a 35 anni.
Importante è avere consapevolezza dell’idea imprenditoriale e della sua collocazione sul mercato. Questo è uno dei punti più importanti perché dopo aver presentato la domanda un funzionario di Invitalia procede alla verifica dei requisiti e dell’ammissibilità della domanda di finanziamento.
È previsto, infatti, un colloquio che potrà svolgersi direttamente presso la sede di Invitalia a Roma ma anche a mezzo convocazione telematica, con piattaforma Skype, così da accelerare i tempi per l’ammissione della domanda.
Il sito di Invitalia permette di conoscere tutti i dettagli per comprendere bene chi può accedere per la domanda agevolativa e a quali condizioni. Per l’accesso al sito cliccare su → Invitalia “Resto al Sud”.
Latest posts by Salvatore De Franciscis (see all)