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Ma come ebbe inizio la storia del premio Nobel?
Ogni anno a Stoccolma presso il Konserthuset (Sala dei concerti) il 10 dicembre si svolge la cerimonia di consegna dei Premi Nobel per la fisica, la chimica, la medicina, la letteratura e l’economia.
Solo il premio Nobel per Pace, da sempre il più prestigioso, viene conferito da sempre a Oslo, da un comitato eletto appositamente dal Parlamento norvegese. Ha un alto valore intrinseco in quanto rappresenta una chiara dichiarazione d’intenti sulla direzione politica del mondo per l’anno in corso.
Non è dunque un caso che sia stato assegnato a Ales Bialiatski – fondatore del Centro per i diritti umani Viasna in Bielorussia – e alle Organizzazioni per i diritti umani di Russia e Ucraina.
Tra i possibili vincitori dell’edizione 2022 c’erano Greta Thunberg, Julian Assange, Alexei Navalny e il movimento Black Lives Matter.
La cerimonia per il conferimento del premio si svolge al municipio di Oslo e rappresenta il clou del programma: particolarmente suggestiva è la fiaccolata che nel pomeriggio; si tiene in onore del vincitore con conclusione di fronte al Grand Hotel, dal cui balcone il vincitore solitamente saluta i partecipanti alla fiaccolata.
La scelta dei candidati è lunga e complessa, e solitamente ha inizio già nel mese di settembre dell’anno precedente alla nomina effettiva.
Per avere una misura dell’enorme mole di lavoro, che contraddistingue l’attribuzione dei premi Nobel, basti pensare che sono più di tremila gli esperti che compilano i formulari della Fondazione per suggerire i nomi dei candidati potenzialmente meritevoli.
In seguito a questa fase di scrematura iniziale vengono scelti trecento nomi di accademici, che vengono poi messi ai voti, sulla base delle relazioni redatte dai comitati interni alla Fondazione.
Quest’anno, per esempio, i vincitori sono stati scelti in una rosa di trecentoquarantrè candidati di cui novantadue sono organizzazioni. Essi sono: Svante Paabo (Nobel per la Medicina); Barry Sharpless, Morten Meldal, Carolyn Bertozzi (Nobel per la chimica); Alain Aspect, John Clauser and Anton Zeilinger (Nobel per la fisica); Annie Ernaux (Nobel per la letteratura).
Ma come ebbe inizio la storia del premio Nobel?
La cronaca ci tramanda un aneddoto molto interessante.
Nel 1888 morì Ludwig, il fratello minore di Alfred Nobel e un giornalista pubblicò, su un quotidiano francese, un necrologio diffamante confondendo i nomi dei due fratelli.
Alfred Nobel – inventore della dinamite – apparteneva ad una ricca famiglia di inventori e imprenditori che grazie a tali invenzioni faceva affari nel mondo dell’industria bellica.
Fu durante un esperimento con la nitroglicerina che suo fratello perse la vita nel capannone-laboratorio.
Sembrerebbe che, dinanzi al rimorso e al senso di colpa provato, Alfred trovò un modo migliore per farsi ricordare: il 27 novembre 1895, senza alcun preavviso, si recò al Swedish Norwegian Club di Parigi, per scrivere un lungo testamento nel quale, dopo avere elencato i beni che avrebbe lasciato alla sua famiglia, incaricava un suo fedele collaboratore di investire ciò che rimaneva del suo patrimonio donando gli interessi, sotto forma di premi, a “coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità”.
Nobel divise i fondi in cinque premi corrispondenti a cinque ambiti: fisica, chimica, medicina, letteratura e pace.
Quest’ultimo doveva essere conferito “alla persona che abbia svolto il lavoro migliore per il mantenimento e la promozione della pace”.
Quando Alfred Nobel morì (in Italia, a Sanremo, il 10 dicembre 1896, n.d.r.) l’apertura del testamento destò sorpresa e contestazioni da parte di parenti ed eredi; ma grazie a due giovani ingegneri, Ragnar Sohlman e Rudolf Lilljequist, esecutori testamentari incaricati a prendersi cura dell’esatta esecuzione delle sue ultime volontà fu fondata, non senza difficoltà, la Fondazione Nobel, ovvero l’organizzazione che tutt’ora cura gli interessi finanziari che Alfred Nobel destinò a questo scopo (all’incirca 31 milioni di corone svedesi).
In tal modo il Premio Nobel fu regolarmente assegnato a partire dal 1901.
Le cerimonie di consegna, fino al 1925, sono state ospitate dall’Accademia Reale della Musica mentre il Grand Hotel di Stoccolma ha fatto da cornice alle feste di gala fino al 1930.
Attualmente, la cerimonia si divide in due parti: la prima, ospitata nella Casa dei Concerti di Stoccolma (Konserthuset), più formale, durante la quale il Re di Svezia consegna il premio ai vincitori ( una medaglia d’oro, un diploma ed una somma di denaro che di solito ruota attorno ai 900.000 euro), la seconda parte, durante la quale la Famiglia Reale svedese, i rappresentanti della Fondazione Nobel, ministri, parlamentari e tanti altri si trasferiscono nel maestoso Municipio di Stoccolma, Stadshuset, per la ambita cena.
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