"Non è la specie più forte a sopravvivere, né la più intelligente, ma quella più reattiva…
Prima di giungere a Los Angeles le opere del Ceruti saranno esposte a Brescia al Museo di Santa Giulia
Dal 14 febbraio al 28 maggio si terrà presso il Museo di Santa Giulia la rassegna intitolata Miseria & Nobiltà.
Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento – a cura di Roberta D’Adda, Francesco Frangi e Alessandro Morandotti – voluta da Fondazione Brescia Musei e Skira, in partnership con il Getty Center di Los Angeles dove le opere giungeranno il 18 luglio 2023.
La mostra progettata da Fondazione Brescia Musei, prima monografica dedicata al Ceruti dopo oltre trentacinque anni dalla retrospettiva del 1987, mette in luce – grazie agli eccezionali prestiti da Parigi, Vienna, Madrid, Göteborg – sia l’appartenenza di Giacomo Ceruti alla pittura della realtà’ lombarda, sia il respiro internazionale del suo percorso.
Giacomo Ceruti giunse a Brescia appena ventitreenne e ben presto iniziò a lavorare per la nobiltà locale della quale divenne interprete originale.
Capace di rappresentare le contraddizioni della società settecentesca eseguì, per più di un decennio, ritratti, pale d’altare e scene di povertà ispirate all’umanità più sofferente, come alle intonazioni serene capace di muoversi altrettanto bene nei bassifondi e tra le tendenze più raffinate del XVIII secolo.
A Brescia elaborò un genere pittorico personale che lo condusse a concentrare l’attenzione sui poveri e le scene di strada attraverso le quali seppe restituire dignità alla figura del mendicante che i suoi contemporanei vedevano come grotteschi.
Fu proprio a causa di questa sua vocazione “pauperista” che il Ceruti venne ben presto soprannominato Pitocchetto.
Il calendario 2023, infatti, si preannuncia ricco di appuntamenti e novità imperdibili per gli appassionati d’arte che si recheranno a Brescia, Leonessa d’Italia, per l’inizio delle celebrazioni come Capitale italiana della Cultura.
Nel novero di tali appuntamenti assume un rilievo particolare l’allestimento di una mostra dedicata a Giacomo Ceruti, detto “Pitocchetto”, annunciata come la più importante di sempre sull’artista lombardo.
La mostra è dedicata al cosiddetto Ciclo Padernello, come Roberto Longhi definì uno dei cicli pittorici più significativi realizzati in città dal Ceruti. In particolare, si propone l’ambizioso obiettivo di riscoprire non solo un’artista ma anche un luogo; il Castello di Padernello e il territorio in cui esso si inserisce.
I curatori della mostra infatti hanno pensato di riportare in loco – sia pur sotto forma di stampe ad altissima definizione su tela con cornici fedeli all’originale – il ciclo di tele.
Le opere in mostra sono oltre cento ed offrono una “doverosa rilettura dell’opera di Ceruti che allarga i confini sul pittore più avventuroso del Settecento”.
Si svolge attraverso un’ampia panoramica dei suoi lavori, resa possibile dalle nuove scoperte e dai recenti studi che hanno permesso una radicale revisione dell’artista; le sue importanti relazioni con autori precedenti e a lui contemporanei, tra cui: Moroni, Bellotti, Monsù Bernardo, Ceresa, Todeschini, Sweerts, Ribera, Fra’ Galgario, Snijers, Tiepolo, Piazzetta, Rigaud.
Oltre alla mostra si susseguiranno una serie di iniziative che, da più di un anno, Fondazione Brescia Musei sta dedicando a Giacomo Ceruti.
Dal 31 gennaio al 5 febbraio 2023, per esempio, si terrà una performance teatrale, presso la Pinacoteca Tosio Martinengo. Punta di diamante della scena culturale cittadina nonché custode di quattro secoli di grande pittura, da Raffaello all’Ottocento, intitolata Tre Ritratti ed ispirata alle figure femminili in tre opere di Ceruti, realizzata in collaborazione con Centro Teatrale Bresciano, scritta da Fabrizio Sinisi e diretta da Claudio Autelli.
Nei mesi seguenti, sempre in Pinacoteca, si terrà la mostra fotografica di David LaChapelle “Ceruti. Le stampe nella bottega del pittore” che condurrà il pubblico nel backstage del lavoro dell’artista per svelarne gli originali processi creativi.
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