skip to Main Content

Coronavirus e Finanziamento ponte

Dottore Commercialista - Revisore Legale dei Conti
Giornalista pubblicista
Email: annagianturco@2020revisione.it

Il finanziamento ponte rappresenta un prestito erogato per un breve periodo di tempo da parte degli istituti di credito, in attesa di essere sostituito da un finanziamento permanente a lungo termine.

La Cassa depositi e prestiti ha approvato una misura straordinaria per far fronte all’emergenza Covid -19. Un plafond da 2 miliardi di euro per finanziamento ponte.

Insieme agli aiuti da parte del Governo per garantire la liquidità delle imprese, la Cassa depositi e prestiti ha approvato una misura straordinaria per far fronte all’emergenza Covid -19.

Un plafond da 2 miliardi di euro per finanziamento ponte

Esso, generalmente,  rappresenta una forma di finanziamento che ha l’obiettivo di mettere a disposizione una provvista di liquidità per far fronte ad una urgenza.

Non c’è, però,  la presunzione di risolvere il problema, che ha portato all’ insorgenza della necessità.

I finanziamenti ponte rappresentano una boccata di ossigeno se si considera la situazione di difficoltà  economica in cui versano, in questi giorni, le imprese e i cittadini italiani, per l’emergenza coronavirus.

Con essi si vuole porre rimedio alla iniziale  esigenza di liquidità; si vuole supportare il capitale circolante ed offrire un  sostegno agli investimenti previsti dai programmi delle aziende.

Immediata disponibilità

Lo stanziamento è immediatamente disponibile sia per le imprese di media dimensione che delle grandi.

Esse dovranno rispettare due fondamentali condizioni:

  • Fatturato maggiore di 50 milioni di euro annui;
  • Presenza di un danno da emergenza Covid – 19 dimostrabile, che comporti almeno una riduzione del fatturato del 10% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

L’iniziativa cerca di apportare liquidità immediata alle imprese prima dell’avvio delle misure di garanzia previste dal decreto Cura Italia (articolo 57 del decreto 17 marzo 2020, n.18).

Una sorte di tampone  in attesa, quindi, che arrivi il prestito che strutturalmente è chiamato a risolvere le difficoltà, ma che impone una tempistica, molto più lunga, tra approvazione ed erogazione.

I finanziamenti saranno concessi preferibilmente in cofinanziamento con il sistema bancario, con quota CDP di importo compreso da 5 e 50 milioni di euro e durata fino a 18 mesi.

Utilizzo del finanziamento ponte

Le esigenze di liquidità supportate dal finanziamento potranno essere utilizzate per:

  • la ricerca,  lo sviluppo, l’innovazione, la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale;
  • investimenti orientati alla promozione del turismo, ambiente, al potenziamento energetico, alla promozione dello sviluppo sostenibile, green economy;
  • iniziative per la crescita delle imprese sia italiane che estere;
  • realizzazione di opere, impianti, destinati ad iniziative di pubblica utilità.

L’impresa rimborsa il finanziamento in unica soluzione alla scadenza, osservando il pagamento semestrale posticipato degli interessi.

Le condizioni economiche della concessione del finanziamento rispettano le condizioni di mercato, in base anche ad un’adeguata analisi dell’azienda beneficiaria.

Analisi volta alla valutazione delle  capacità dell’azienda di onorare gli impegni presi  nei confronti dei creditori e la durata.

Concludendo, da un punto di vista oggettivo, in Italia, il prestito ponte al momento si è concretizzato solo come risposta all’ emergenza “sociale” legata a sua  volta alle difficoltà delle  aziende.

Anna Gianturco
Back To Top
Search
La riproduzione è riservata!