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Riforma delle politiche della famiglia: approvato il «FAMILY ACT»

Dottore Commercialista - Revisore Legale dei Conti
Giornalista pubblicista
Email: annagianturco@2020revisione.it

Family Act

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in data 11 giugno 2020, un disegno di legge proposto dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, e dalla Ministra del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo.

Il disegno di legge riguarda “Deleghe al governo per l’adozione dell’assegno universale e l’introduzione di misure a sostegno della famiglia

Esso è stato battezzato con il nome FAMILY ACT; si tratta, infatti, di una Legge Delega che riforma gli strumenti di sussidio previsti per le famiglie con figli e afferma la figura dello Stato sociale che è un fiore all’occhiello e carattestica principale degli altri moderni Stati di diritto europei.

Il disegno di legge impegna il Governo a:

  1. istituire un assegno universale mensile per ogni figlio a carico fino all’età adulta, senza limiti di età per i figli con disabilità;
  2. rafforzare le politiche di sostegno alle famiglie per le spese educative e scolastiche e per le attività sportive e culturali;
  3. introdurre incentivi al lavoro femminile, dalle detrazioni per i servizi di cura alla promozione del lavoro flessibile;
  4. assicurare il protagonismo dei giovani under 35, promuovendo la loro autonomia finanziaria con un sostegno per le spese universitarie e per l’affitto della prima casa.

Il Governo dovrà attenersi ai seguenti principi e criteri direttivi quali:

  • assicurare l’applicazione universale dei benefici economici alle famiglie con figli, adottando criteri di progressività basati sul risultato di indicatori di situazione economica equivalente (ISEE), tenendo anche conto dei figli a carico;
  • promuovere la parità di genere all’interno dei nuclei familiari. Mirare a favorire l’occupazione femminile, soprattutto nelle regioni del Sud, predisponendo modelli di lavoro idonei e volti ad armonizzare i tempi familiari di lavoro;
  • affermare il valore sociale di attività educative e di apprendimento dei figli attraverso il riconoscimento di agevolazioni fiscali, esenzioni, deduzioni dall’imponibile o detrazioni dall’imposta sul reddito delle spese sostenute dalle famiglie. Prevedere anche la messa a disposizione di un credito o di un contributo economico vincolato a tale scopo;
  • prevedere l’introduzione di misure organizzative, di comunicazione e semplificazioni che favoriscano l’accesso delle famiglie ai servizi offerti e la individuazione degli stessi.

– Limiti temporali da rispettare

Le scadenze temporali previste per l’adozione di tali provvedimenti sono:

  1. Entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge di delega, un decreto istitutivo dell’assegno unico universale con il riordino e le semplificazioni delle misure di sostegno economico per i figli a carico; uno o più decreti legislativi per l’istituzione e il riordino delle misure di sostegno all’educazione dei figli a carico;
  2. Entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi di potenziamento, armonizzazione e rafforzamento della disciplina inerente i congedi parentali e di paternità. Gli incentivi al lavoro femminile, le misure di sostegno alle famiglie per la formazione dei figli e per il conseguimento dell’autonomia finanziaria.

Vediamo ora, in modo più dettagliato, quali sono le novità previste in tale disegno.

1. Assegno unico per i figli

L’assegno unico sarà riconosciuto mensilmente sotto forma di contributo o di credito d’imposta a tutti i nuclei familiari con figli a partire dal settimo mese di gravidanza.

Esso sarà calcolato in base all’ISEE familiare.

L’assegno viene riconosciuto per ogni figlio fino ai 18 anni, ad esclusione dei figli disabili. Per questi ultimi non c’è limite di età e viene previsto un incremento maggiore dell’importo base.

In caso di almeno 3 figli, l’importo spettante viene incrementato del 20%.

In ogni caso è prevista una variabilità dell’importo legata anche all’età dei figli.

L’assegno unico non verrà conteggiato tra i redditi, nemmeno per il riconoscimento di prestazioni sociali.

Per l’assegno universale al momento non si conoscono le modalità di richiesta.

2. Il sostegno all’educazione

Il Governo, entro un anno dall’entrata in vigore del «Family Act», deve emanare uno o più decreti che riguardano le seguenti misure:

  • agevolazioni per le spese sostenute dalla famiglia per la crescita, il mantenimento e l’educazione dei figli;
  • contributi a copertura delle rette di frequenza di asili nido, pubblici e privati, asili nido familiari, micronidi, scuole dell’infanzia e forme di supporto presso l’abitazione dei bambini fino a 6 anni;
  • aiuti alle famiglie per le spese sostenute nei confronti dei figli minori affetti da patologie, compresa la diagnosi di disturbo dell’apprendimento fino al completamento della scuola superiore;
  • misure a sostegno delle famiglie per l’acquisto di biglietti per spettacoli, libri, ingressi a musei, mostre, monumenti e parchi naturali; inoltre per le spese sostenute per le gite scolastiche, iscrizioni a palestre, associazioni sportive, piscine, impianti sportivi, corsi di lingue e corsi di arte e musica;
  • sostegno alle famiglie per l’acquisto di libri scolastici e supporti informatici per ciascun figlio a carico, che frequenti la scuola secondaria di primo e di secondo grado e che non gode di altre forme di sostegno all’acquisto di testi scolastici.

3. Il sostegno alla genitorialità

Entro due anni dall’entrata in vigore del Family Act, il Governo deve emanare dei decreti che attuino il sostegno alla genitorialità e di conseguenza alla lotta alla denatalità.

Per il raggiungimento di questo obiettivo, sono previste misure quali:

  • congedo di paternità

Il congedo per i papà diventerà strutturale a dieci giorni in conformità con le normative europee.

Le modalità di richiesta dovrebbero rimanere quelle attuali: una comunicazione in forma scritta al datore di lavoro con l’indicazione delle date di fruizione.

Nei casi di pagamento diretto da parte dell’INPS, la domanda si presenta online all’Ente attraverso il servizio dedicato.

In alternativa la domanda potrà essere fatta tramite Contact Center o da rete mobile, o enti di patronato o intermediari dell’Istituto, attraverso i servizio telematici offerti dagli stessi.

  • congedi parentali

Il congedo parentale di due mesi diventa non cedibile all’altro genitore; non si avrà più la possibilità di scegliere di far utilizzare l’intero congedo ad uno solo dei due genitori.

Anche in questo caso le modalità di richiesta dovrebbero rimanere le stesse.

  • permessi retribuiti

Sono introdotte cinque ore di permesso retribuito in più per recarsi al colloquio con i professori e partecipare in maniera attiva al percorso di crescita dei propri figli.

Il permesso va comunicato, con preavviso, al datore di lavoro.

  • incentivi al lavoro femminile

Sono previste agevolazioni fiscali per servizi domestici di ausilio ai figli o ai familiari non autonomi.

Astensione retribuita per la malattia dei figli.

Meccanismi premianti per i datori di lavoro che attuano modalità di lavoro flessibile sul fronte della conciliazione con la vita privata e nuove risorse al Fondo PMI per le startup femminili.

Per conoscere meglio i requisiti di accesso e le modalità di richiesta occorrerà attendere i decreti attuativi.

  • smart working

E’ incentivato il ricorso allo smart working, concesso in modo prioritario alle lavoratrici madri fino alla maggiore età del figlio e ai genitori con figli fino a 14 anni.

Anche qui, per conoscere in modo dettagliato gli incentivi concessi ai datori di lavoro che favoriranno il lavoro agile e le modalità di richiesta, è necessario attendere il decreto attuativo.

4. Il sostegno ai giovani.

Sempre entro due anni dall’entrata in vigore del disegno di legge in argomento, il Governo deve emanare decreti che incentivino l’autonomia anche economica dei giovani.

Sono previste agevolazioni fiscali, esenzioni, deduzioni dall’imponibile o detrazioni d’imposta sul reddito delle spese sostenute o istituzione di un credito vincolato a tale scopo; agevolazioni fiscali per l’acquisto di libri di testo universitari e nuove detrazioni per l’affitto di studenti.

Per le coppie in cui entrambi i componenti abbiano meno di 35 anni di età, saranno previste agevolazioni fiscali per il pagamento dell’affitto sulla propria abitazione.

L’obiettivo, quindi, del family act è di sostenere la genitorialità, la funzione educativa e sociale delle famiglie e favorire la conciliazione della vita familiare con quella lavorativa, soprattutto per le donne.

Per tutti i casi sarà il decreto attuativo a chiarire le agevolazioni in modo dettagliato, i requisiti di accesso e le modalità di fruizione.

Per ascoltare la conferenza stampa di presentazione del Family Act cliccare qui —> Conferenza Stampa

Anna Gianturco
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