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Bilanci del Terzo Settore e Revisione Legale

Dottore Commercialista, Revisore Legale e Mediatore Professionista.
Giornalista pubblicista.
Oltre all’attività “ordinaria” contabile e fiscale e di controllo di gestione, è specializzato in Consulenza su Operazioni di riorganizzazione e risanamento societario e di Tutela e protezione dei patrimoni personali. Inoltre è specializzato nella Difesa del contribuente durante tutte le fasi del contenzioso tributario.
E-mail: luca.santi@studiosanti.it

Terzo Settore Bilanci E Revisione Legale

Dal 2021 gli Enti del Terso Settore (ETS) dovranno utilizzare i nuovi schemi come delineati dalle nuove linee emanate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, come meglio descritto nel proseguo del presente intervento.

Di conseguenza il Revisore legale dei conti, in quanto soggetto incaricato, in conformità all’art. 31 del decreto legislativo n. 117/2017 (e successive modificazioni ed integrazioni), dovrà esprimere, con apposita relazione, ai sensi dell’art. 14 del decreto legislativo n. 39/2010:

  • il giudizio sul bilancio composto da stato patrimoniale, rendiconto gestionale e parte della relazione di missione che illustra le poste di bilancio;
  • il giudizio di coerenza con il bilancio, ai sensi della lettera e), comma 2, della parte della relazione di missione che illustra l’andamento economico e finanziario dell’ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie;
  • il giudizio di conformità della medesima parte della relazione di missione con le norme di legge e la dichiarazione sugli errori significativi anch’essa prevista dalla lettera e), comma 2, art. 14 del decreto legislativo n. 39/2010.

Precisamente, nella predisposizione del Bilancio d’Esercizio del 2021 gli enti del Terzo Settore dovranno adottare le nuove linee emanate dal MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, con DECRETO 5 marzo 2020 (GU n.102 del 18-4-2020), dove viene adottata la nuova modulistica di bilancio degli enti del Terzo settore, sulla base delle disposizioni introdotte dalla L. 6 giugno 2016, n. 106, recante «Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale» e, visto il decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante «Codice del Terzo settore, a norma dell’art. 1, comma 2, lettera b) della legge 6 giugno 2016, n. 106».

L’articolo 13, commi 1 e 2 impone agli enti del Terzo settore, l’obbligo di redigere il bilancio di esercizio formato dallo stato patrimoniale, dal rendiconto gestionale, con l’indicazione dei proventi e degli oneri dell’ente, e dalla relazione di missione che illustra le poste di bilancio, l’andamento economico e gestionale dell’ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie.

È fatta salva la facoltà per gli enti del Terzo settore con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate inferiori a 220.000,00 euro di redigere il bilancio nella forma del rendiconto per cassa.

All’articolo 1 il decreto prevede i nuovi Modelli di bilancio degli enti del Terzo settore e, precisamente l’articolo detta: “Ai sensi dell’art. 13, comma 3 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 sono adottati, ai fini della redazione del bilancio di esercizio da parte degli enti del Terzo settore, i modelli di stato patrimoniale (Mod. A), rendiconto gestionale (Mod. B) e relazione di missione (Mod. C), di cui al citato art. 13, comma 1, nonche’ il modello di rendiconto per cassa (Mod. D), di cui all’art. 13, comma 2, contenuti nell’allegato n. 1 che forma parte integrante e sostanziale del presente decreto.”

Tale disciplina, in sostanza, risponde alla necessità di trasparenza richiesta dal settore non profit, affinché gli operatori presenti in tale ambito possano fornire a tutti i soggetti interessati informazioni chiare e precise sulle attività svolta dall’ente attraverso il bilancio di esercizio.

Di seguito si riportano i nuovi schemi.

Mod. A – Stato Patrimoniale

Lo stato patrimoniale deve essere redatto in conformità̀ al seguente schema.

ATTIVOEs. tEs. t.-1PASSIVOEs. tEs. t. -1
  
A) QUOTE ASSOCIATIVE O APPORTI ANCORA DOVUTIA) PATRIMONIO NETTO
B) IMMOBILIZZAZIONII- Fondo di dotazione dell’Ente
I – Immobilizzazioni immaterialiII- Patrimonio vincolato
1) Costi di impianto e di ampliamento1) Riserve statutarie
2) Costi di sviluppo2) Riserve vincolate per decisione degli organi istituzionali
3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d’ingegno3) Riserve vincolate destinate a terzi
4) Concessioni, licenze, marchi e diritti similiIII – Patrimonio libero
5) Avviamento1) Riserve di utili o avanzi di gestione
6) Immobilizzazioni in corso e acconti2) altre riserve
7) AltreIV- Avanzo/disavanzo d’esercizio
Totale   – €   – € Totale   – €    – €
II- Immobilizzazioni materialiB) FONDI PER RISCHI E ONERI
1) Terreni e fabbricati1) Per trattamento di quiescenza e obblighi simili
2) Impianti e macchinari2) Per imposte
3) Attrezzature3) Altri
4) Altri beniTotale   – €    – €
5) Immobilizzazioni in corso e accontiC) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO PER LAVORO SUBORDINATO   
Totale   – €   – € D) DEBITI, CON SEPARATA INDICAZIONE AGGIUNTIVA, PER CIASCUNA VOCE, DEGLI IMPORTI ESIGIBILI OLTRE L’ESERCIZIO SUCCESSIVO
III Immobilizzazioni finanziarie con separata indicazione aggiuntiva, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l’esercizio successivo
1) Debiti verso banche
2) Debiti verso altri finanziatori
1) Partecipazione in3) Debiti verso associati e fondatori per finanziamenti
4) Debiti verso enti della stessa rete associativa
a) Imprese controllate5) Debiti per erogazioni liberali condizionate
b) Imprese collegate6) Acconti
c) Altre imprese7) Debiti verso fornitori
2) Crediti8) Debiti verso imprese controllate e collegate
a) Verso imprese controllate9) Debiti tributari
b) Verso imprese collegate10) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
c) Verso altri enti del Terzo Settore11) Debiti verso dipendenti e collaboratori
d) Verso altri12) Altri debiti
3) Altri titoliTotale   – €    – €
Totale   – €   – € E) RATEI E RISCONTI PASSIVI  
Totale immobilizzazioni   – €   – €
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I Rimanenze
1) Materie prime, sussidiarie e di consumo
2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3) Lavori in corso su ordinazione
4) Prodotti finiti e merci
5) Acconti
Totale   – €   – €
II – Crediti, con separata indicazione aggiuntiva, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo
1) Verso utenti e clienti
2) Verso associati e fondatori
3) Verso enti pubblici
4) Verso soggetti privati e contributi
5) Verso enti della stessa rete associativa
6) Verso altri enti del Terzo Settore
7) Verso imprese controllate
8) Verso imprese collegate
9) Crediti tributari
10) Da 5 per mille
11) Imposte anticipate
12) Verso altri
Totale   – €   – €
III – Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
1) Partecipazioni in imprese controllate
2) Partecipazioni in imprese collegate
3) Altri titoli
Totale   – €   – €
IV – Disponibilità liquide
1) Depositi bancari e postali
2) assegni
3) Denaro e valori in cassa 
Totale   – €   – €
Totale attivo circolante   – €   – €
D) RATEI E RISCONTI ATTIVI  
Totale   – €  – €Totale   – €   – €
PERDITA  UTILE
PAREGGIO  PAREGGIO  

 

Mod. B – Rendiconto gestionale

Il rendiconto gestionale deve essere redatto in conformità̀ al seguente schema:

ONERI E COSTI Es. tEs. t.-1PROVENTI E RICAVIEs. tEs. t. -1
A) Uscite da attività di interesse generaleA) Entrate da attività di interesse generale
1) Proventi da quote associative e apporti da fondatori
1) Materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci2) Proventi dagli associati per attività mutuali
2) Servizi3) Ricavi per prestazioni e cessioni ad associati e fondatori
4) Erogazioni liberali
3) Godimento beni di terzi5) entrate 5 per mille
4) Personale6) Contributi da soggetti privati
7) Entrate per prestazioni e cessioni a terzi
5) Ammortamenti8) Contributi con enti pubblici
6) Accantonamenti per rischi ed oneri9) Proventi da contratti con enti pubblici
7) Oneri diversi di gestione10) Altri ricavi, rendite e proventi
8) Rimanenze iniziali11) Rimanenze finali
Totale  – €  – €Totale  – €  – €
Avanzo/disavanzo attività di interesse generale (+/-)  – €  – €
B) Costi e oneri da attività diverseB) Ricavi, rendite e proventi da attività diverse
1) Materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci1) Ricavi per prestazioni e cessioni ad associati e fondatori
2) Servizi2) Contributi da soggetti privati
3) Godimento beni di terzi3) Ricavi per prestazioni e cessioni a terzi
4) Personale4) Contributi da Enti pubblici
5) Ammortamenti5) Proventi da contratti con Enti pubblici
6) Accantonamenti per rischi ed oneri6) Altri ricavi, rendite e proventi
7) Oneri diversi di gestione7) Rimanenze finali
8) Rimanenze iniziali
Totale  – €  – €Totale  – €  – €
Avanzo/disavanzo attività diverse (+/-)  – €  – €
C) Costi da attività di raccolta fondiC) Ricavi, rendite e proventi da attività di raccolta fondi
1) Oneri per raccolta fondi abituali1) Proventi da raccolta fondi abituale
2) Oneri per raccolta fondi occasionali2)Proventi da raccolta fondi occasionali
3) Altri oneri3) Altri proventi
Totale  – €  – €Totale  – €  – €
Avanzo/disavanzo attività di raccolta fondi  – €  – €
D) Costi e oneri da attività finanziarie e patrimonialiD) Ricavi, rendite e proventi da attività finanziarie e patrimoniali
1) Su rapporti bancari1) Da rapporti bancari
2) Su prestiti2) Da altri investimenti finanziari
3) Du patrimonio edilizio3) Da patrimonio edilizio
4) Da altri beni patrimoniali4) Da altri beni patrimoniali
5) Accantonamenti per rischi ed oneri
6) Altri oneri5) Altri proventi
Totale  – €  – €Totale  – €  – €
Avanzo/disavanzo attività finanziarie e patrimoniali (+/-)  – €  – €
E) Costi e oneri di supporto generaleE)Proventi di supporto generale
1) Materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci1) Entrate da distacco personale
2) Servizi2) Altre entrate di supporto generale
3) Godimento beni i terzi
4) Personale
5) Ammortamenti
6) Ammortamenti per risci ed oneri
5) Altri oneri
Totale  – €  – €Totale  – €  – €
Totale oneri e costi  – €  – €Totale proventi e ricavi  – €  – €
Avanzo/disavanzo d’esercizio prima delle imposte (+/-)  – €  – €
Imposte
Avanzo/disavanzo d’esercizio(+/-)  – €  – €

 

Mod. C – Relazione di Missione.

Come ogni bilancio anche il rendiconto degli Enti No Profit deve avere una relazione che illustri, in modo analitico, quello che sinteticamente viene rappresentato dalle poste di bilancio. In sostanza la Relazione di Missione per gli ETS corrisponde alla Nota Integrativa (2427 cc) per le società Profit.

La relazione di missione illustra, da un lato, le poste di bilancio e, dall’altro, l’andamento economico e finanziario dell’ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie.

Ricordo che è possibile apportare informazioni aggiuntive se ritenute rilevanti per fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione economica e gestionale dell’Ente.

La relazione di missione deve indicare, quanto riportato nella successiva tabella.

1) le informazioni generali sull’ente, la missione perseguita e le attivita’ di interesse generale di cui all’art. 5 richiamate nello statuto, l’indicazione della sezione del Registro unico nazionale del Terzo settore in cui l’ente e’ iscritto e del regime fiscale applicato, nonche’ le sedi e le attivita’ svolte;
2)i dati sugli associati o sui fondatori e sulle attivita’ svolte nei loro confronti; informazioni sulla partecipazione degli associati alla vita dell’ente;
3) i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella conversione dei valori non espressi all’origine in moneta avente corso legale nello Stato; eventuali accorpamenti ed eliminazioni delle voci di bilancio rispetto al modello ministeriale;
4) i movimenti delle immobilizzazioni, specificando per ciascuna voce: il costo; eventuali contributi ricevuti; le precedenti rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni; le acquisizioni, gli spostamenti da una ad altra voce, le alienazioni avvenuti nell’esercizio; le rivalutazioni, gli ammortamenti e le svalutazioni effettuati nell’esercizio; il totale delle rivalutazioni riguardanti le immobilizzazioni esistenti alla chiusura dell’esercizio;
5) la composizione delle voci «costi di impianto e di ampliamento» e «costi di sviluppo», nonche’ le ragioni della iscrizione ed i rispettivi criteri di ammortamento;
6) distintamente per ciascuna voce, l’ammontare dei crediti e dei debiti di durata residua superiore a cinque anni, e dei debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali, con specifica indicazione della natura delle garanzie;
7)la composizione delle voci «ratei e risconti attivi» e «ratei e risconti passivi» e della voce «altri fondi» dello stato patrimoniale;
8)le movimentazioni delle voci di patrimonio netto devono essere analiticamente indicate, con specificazione in appositi prospetti della loro origine, possibilita’ di utilizzazione, con indicazione della natura e della durata dei vincoli eventualmente posti, nonche’ della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi;
9)una indicazione degli impegni di spesa o di reinvestimento di fondi o contributi ricevuti con finalita’ specifiche;
10)una descrizione dei debiti per erogazioni liberali condizionate;
11)un’analisi delle principali componenti del rendiconto gestionale, organizzate per categoria, con indicazione dei singoli elementi di ricavo o di costo di entita’ o incidenza eccezionali;
12)una descrizione della natura delle erogazioni liberali ricevute;
13) il numero medio dei dipendenti, ripartito per categoria, nonche’ il numero dei volontari iscritti nel registro dei volontari di cui all’art. 17, comma 1, che svolgono la loro attivita’ in modo non occasionale;
14)l’importo dei compensi spettanti all’organo esecutivo, all’organo di controllo, nonche’ al soggetto incaricato della revisione legale. Gli importi possono essere indicati complessivamente con riferimento alle singole categorie sopra indicate;
15) un prospetto identificativo degli elementi patrimoniali e finanziari e delle componenti economiche inerenti i patrimoni destinati ad uno specifico affare di cui all’art. 10 del decreto legislativo n. 117/2017 e successive modificazioni ed integrazioni;
16) le operazioni realizzate con parti correlate, precisando l’importo, la natura del rapporto e ogni altra informazione necessaria per la comprensione del bilancio relativa a tali operazioni, qualora le stesse non siano state concluse a normali condizioni di mercato. Le informazioni relative alle singole operazioni possono essere aggregate secondo la loro natura, salvo quando la loro separata evidenziazione sia necessaria per comprendere gli effetti delle operazioni medesime sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico dell’ente;
17) la proposta di destinazione dell’avanzo, con indicazione degli eventuali vincoli attribuiti all’utilizzo parziale o integrale dello stesso, o di copertura del disavanzo;
18)l’illustrazione della situazione dell’ente e dell’andamento della gestione. L’analisi e’ coerente con l’entita’ e la complessita’ dell’attivita’ svolta e puo’ contenere, nella misura necessaria alla comprensione della situazione dell’ente e dell’andamento e del risultato della sua gestione, indicatori finanziari e non finanziari, nonche’ una descrizione dei principali rischi e incertezze. L’analisi contiene, ove necessario per la comprensione dell’attivita’, un esame dei rapporti sinergici con altri enti e con la rete associativa di cui l’organizzazione fa parte;
19)l’evoluzione prevedibile della gestione e le previsioni di mantenimento degli equilibri economici e finanziari;
20)l’indicazione delle modalita’ di perseguimento delle finalita’ statutarie, con specifico riferimento alle attivita’ di interesse generale;
21)informazioni e riferimenti in ordine al contributo che le attivita’ diverse forniscono al perseguimento della missione dell’ente e l’indicazione del carattere secondario e strumentale delle stesse;
22)un prospetto illustrativo dei costi e dei proventi figurativi, se riportati in calce al rendiconto gestionale, da cui si evincano:   i costi figurativi relativi all’impiego di volontari iscritti nel registro di cui all’art. 17, comma 1 del decreto legislativo 2 agosto 2017, n. 117 e successive modificazioni ed integrazioni;   le erogazioni gratuite di denaro e le cessioni o erogazioni gratuite di beni o servizi, per il loro valore normale;   la differenza tra il valore normale dei beni o servizi acquistati ai fini dello svolgimento dell’attivita’ statutaria e il loro costo effettivo di acquisto; accompagnato da una descrizione dei criteri utilizzati per la valorizzazione degli elementi di cui agli alinea precedenti;
23) la differenza retributiva tra lavoratori dipendenti, per finalita’ di verifica del rispetto del rapporto uno a otto, di cui all’art. 16 del decreto legislativo n. 117/2017 e successive modificazioni ed integrazioni, da calcolarsi sulla base della retribuzione annua lorda, ove tale informativa non sia gia’ stata resa o debba essere inserita nel bilancio sociale dell’ente;
24) una descrizione dell’attivita’ di raccolta fondi rendicontata nella Sezione C del rendiconto gestionale, nonche’ il rendiconto specifico previsto dall’art. 87, comma 6 dal quale devono risultare, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna delle celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione effettuate occasionalmente di cui all’art. 79, comma 4, lettera a) del decreto legislativo n. 117/2017 e successive modificazioni ed integrazioni.

 

Mod. D – Rendiconto per cassa

Il rendiconto per cassa deve essere redatto secondo il seguente schema, solamente per gli Enti Del Terzo settore con ricavi, rendite, proventi (o entrate comunque denominate) inferiori a 220.000,00.

USCITEEs. tEs. t.-1ENTRATEEs. tEs. t. -1
A) Uscite da attività di interesse generaleA) Entrate da attività di interesse generale
1) Entrate da quote associative e apporti da fondatori
1) Materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci2) Entrate dagli associati per attività mutuali
2) Servizi3) Entrate per prestazioni e cessioni ad associati e fondatori
4) Erogazioni liberali
3) Godimento beni di terzi5) Entrate 5 per mille
4) Personale6) Contributi da soggetti privati
7) Entrate per prestazioni e cessioni a terzi
5) Uscite diverse di gestione8) Contributi da Enti pubblici
9) Entrate da contratti con Enti pubblici
10) Altre entrate
Totale           –   €          –   € Totale           –   €       –   €
Avanzo/disavanzo attività di interesse generale            –   €       –   €
B) Uscite da attività diverseB) Entrate da attività diverse
1) Materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci1) Entrate per prestazioni e cessioni ad associati e fondatori
2) Servizi2) Contributi da soggetti privati
3) Godimento beni di terzi3) Entrate per prestazioni e cessioni a terzi
4) Personale4) Contributi da Enti pubblici
5) Uscite diverse di gestione5) Entrate da contratti con Enti pubblici
6) Altre entrate
Totale           –   €          –   € Totale           –   €       –   €
Avanzo/disavanzo attività diverse           –   €       –   €
C) Uscite da attività di raccolta fondiC) Entrate da attività di raccolta fondi
1) Uscite per raccolta fondi abituali1) Entrate da raccolta fondi abituale
2) Uscite per raccolta fondi occasionali2) Entrate da raccolta fondi occasionali
3) Altre uscite3) Altre entrate
Totale           –   €          –   € Totale           –   €       –   €
Avanzo/disavanzo attività di raccolta fondi           –   €       –   €
D) Uscite da attività finanziarie e patrimonialiD) Entrate da attività finanziarie e patrimoniali
1) Su rapporti bancari1) Da rapporti bancari
2) Su investimenti finanziari2) Da investimenti finanziari
3) Su patrimonio edilizio3) Da patrimonio edilizio
4) Su altri beni patrimoniali4) Da altri beni patrimoniali
5) Altre uscite5) Altre entrate
Totale           –   €          –   € Totale           –   €       –   €
Avanzo/disavanzo attività finanziarie e patrimoniali           –   €       –   €
E) Uscite di supporto generaleE) Entrate di supporto generale
1) Materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci1) Entrate da distacco personale
2) Servizi2) Altre entrate di supporto generale
3) Godimento beni di terzi
4) Personale
5) Altre uscite
Totale           –   €          –   € Totale           –   €       –   €
Totale uscite della gestione           –   €        –   €Totale entrate della gestione           –   €      –   €
Avanzo/disavanzo prima delle imposte           –   €       –   €
Imposte
Avanzo/disavanzo d’esercizio prima di investimenti e disinvestimenti patrimoniali e finanziamenti           –   €       –   €
Uscite da investimenti in immobilizzazioni o da flussi di capitale di terziEs. t.Es. t. -1Entrate da investimenti in immobilizzazioni o da flussi di capitale di terzi Es. t. Es. t. -1
1) Investimenti in immobilizzazioni inerenti alle attività di interesse generale1) Disinvestimenti di immobilizzazioni inerenti alle attività di interesse generale
2) Investimenti in immobilizzazioni inerenti alle attività diverse2) Disinvestimenti in immobilizzazioni inerenti alle attività diverse
3) Investimenti in attività finanziarie e patrimoniali3) Disinvestimenti in attività finanziarie e patrimoniali
4) Rimborso di finanziamenti per quota capitale e di prestiti4) Ricevimento di finanziamenti e di prestiti
Totale            –  €          –   € Totale           –   €       –   €
Imposte
Avanzo/disavanzo da entrate/uscite per investimenti e disinvestimenti patrimoniali e finanziari            –   €       –   €
Es. t.Es. t. -1
Avanzo/disavanzo d’esercizio prima di investimenti e disinvestimenti patrimoniali e finanziamenti           –   €      –   €
Avanzo/disavanzo da entrate e uscite per investimenti e disinvestimenti patrimoniali e finanziamenti           –   €      –   €
Avanzo/disavanzo complessivo           –   €      –   €
Es. t.Es. t. -1
Cassa e banca
Cassa
Depositi bancari e postali
Costi e proventi figurativi1
Costi figurativiEs. t. Es. t. -1Proventi figurativiEs. t. Es. t. -1
1) Da attività di interesse generale1) Da attività di interesse generale
2) Da attività diverse2) Da attività diverse
Totale           –   €         –   €Totale           –   €      –  €

1 Costi e proventi figurativi : inserimento facoltativo. Quanto esposto nel presente prospetto non dev’essere stato inserito nel rendiconto per cassa

Luca Santi
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