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Fondo Salvaguardia Imprese – Invitalia

Dottore Commercialista - Revisore legale dei conti
Giornalista pubblicista
Presidente del C.d.A. società di revisione «Imperium Audit S.p.A.»

Fondo Salvaguardia Imprese

Il 20 Gennaio è stato pubblicato il Decreto del MISE, contenente le modalità di accesso al Fondo Salvaguardia Imprese, con una dotazione di 300 milioni di Euro, rifinanziata con ulteriori 250 milioni per il 2021.

Il Fondo consente allo Stato, attraverso Invitalia, di poter entrare nel capitale delle aziende in crisi, per un ammontare massimo di 10 milioni di Euro, e per un periodo non superiore a 5 anni. L’intervento nel capitale di rischio dovrà essere accompagnato da un apporto di investitori privati per almeno il 30%. Il tetto dei 10 milioni vale per il complesso degli interventi e può essere superato solo se partecipano anche Regioni o altre amministrazioni locali.

La richiesta può essere presentata a decorrere dalle ore 12 del 2 Febbraio 2021 e deve essere compilata esclusivamente in forma elettronica, utilizzando la procedura informatica accessibile dal sito www.invitalia.it. In allegato al decreto sono pubblicati i formulari utilizzabili e le modalità di presentazione del piano di ristrutturazione riguardante la propria impresa.

Possono beneficiare di tali interventi, le imprese che si trovano in uno stato di difficoltà economico finanziaria che, alla data di presentazione della domanda di accesso al fondo, hanno avviato un confronto presso il Ministero dello sviluppo economico e che sono titolari di marchi storici di interesse nazionale. Esse sono costituite in forma di società di capitali e hanno  un numero di dipendenti, superiore a 250.

Ai fini della determinazione del mensionato numero, rilevano i valori  consolidati a livello di gruppo con riferimento ai soli dipendenti impiegati in unità locali dislocate sul territorio nazionale; oppure che, indipendentemente, dal numero degli occupati, posseggono beni e rapporti di rilevanza strategica per il vantaggio nazionale.

L’istruttoria è effettuata da Invitalia entro 90 giorni, con valutazione volta alla verifica della completezza della documentazione, i requisiti e la valutazione dell’impatto sui profili occupazionali. Qualora l’esito dell’istruttoria fosse positivo:

  • nel caso di intervento in imprese non in difficoltà, Invitalia interviene con almeno un investitore privato indipendente, con un apporto di almeno il 30% della complessiva operazione nel capitale di rischio;
  • nel caso di intervento in imprese in difficoltà, l’impresa proponente deve dimostrare  un livello sufficiente di contributo proprio per la copertura dei costi previsti  secondo le seguenti percentuali: almeno il 25% piccole imprese, 40% medie imprese, 50% grandi imprese.

Oltre all’intervento nel capitale di rischio, può essere prevista l’erogazione di un contributo a fondo perduto per il mantenimento di una percentuale non inferiore al 70% dei posti di lavoro.          Invitalia, attraverso la partecipazione negli organi sociali, può controllare l’impresa proponente la ristrutturazione.

Maria Consiglia Viglione
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